Ramo Sebastiano
dei Conti Jannuzzi
SEBASTIANO JANNUZZI, (1840-1903) Uomo probo, sposò
MARIANGELA dei Conti SPAGNOLETTI-ZEULI. Consigliere
Provinciale, a Lui fu conferito il titolo di “CONTE”, con Bolla
Pontificia del 20 gennaio 1888, da Sua Santità il Papa Leone XIII,
(vedi alla fine descrizione del ramo) nacque così il ramo cui sono
particolarmente dedicate queste note. I discendenti di esso sono:
* GIOVANNI (1868-1944) che ereditò il titolo di Conte.
Laureato in Giurisprudenza, per lunghi anni Vice Pretore
Onorario di Andria. Sposò Caterina Jannuzzi di Giuseppe.
Loro figli: Sebastiano, Giuseppe, Onofrio, Pio, Dante, e due figlie
Mariangela compianta tredicenne, e Rachele nubile.
~ SEBASTIANO (1899-1970) Conte, sposò Grazia De Simone,
venuta a mancare novantaseienne nel gennaio del 1998
Laureato in Giurisprudenza, Ufficiale nella Guerra 15/18,
Cavaliere di Vittorio Veneto, con due figli gemelli (1929) •GIOVANNI e •TOMMASO. Il primo sposò Maria Giovanniello di
Corato, e si trasferì a Brescia dove morì all’età di 51 anni. Ebbe
due figli Annalisa separata , con una figlia Daniela, e RICCARDO, Conte. L’altro figlio di Sebastiano, Tommaso, sposò Stefania Cafiero di Barletta. Con la moglie ha vissuto e tuttora vive nel palazzo avito, custode delle tradizioni di famiglia. Vice Priore dell’Arciconfraternita dell’Addolorata.
Ha due figli SEBASTIANO sposato a Daniela Fortunato di
Canosa laureata in lettere con tre figli Tommaso, Giovanni e Pierluigi; e
Mariagrazia al Dott. Sergio Sernia con due figli, Sabino e Wanda
che vivono nel piano superiore del Palazzo.
~ GIUSEPPE (1900-1940). Sposò Gaetana Sgarra figlia
dell’Avvocato Vito Sgarra, che fu, nei primi del novecento,
Sindaco di Andria, Laureato in Scienze Economiche e
Commerciali, fu Procuratore Capo della Banca di Andria,
Componente della Consulta col Podestà Consalvo Ceci ed uno dei
fondatori del Partito Nazionalista ad Andria nel 1922, Ufficiale di
Complemento del Genio, morì all’età di 39 anni. Ebbe due figli
Caterina, laureata in Giurisprudenza, sposata a Mario Marchio con
i figli Giovanna laureata in Biologia sposata al dott. Massimo
Caggiano con due figli; Andrea, Notaio, sposato a Antonella
Butelli con una figlia, Paolo, e •GIANVITO (1935) docente nella
Formazione Professionale del Comune di Roma, celibe.
~ONOFRIO (1902-1969) v. biografia.
~PIO (1904-1985) v. biografia.
~ DANTE (1905-1999) . Sposò nel 1938 sua cugina Maddalena (1910-1999) dei
Conti Iannuzzi. Laureato in Scienze Economiche e Commerciali, iscritto
all’Albo dei Revisori Contabili della Repubblica e all’Albo dei
Dottori Commercialisti di Trani dal 1933. Si interessò, nei primi
anni della sua vita lavorativa, dell’azienda agricola di famiglia, essendo l’unico dei fratelli rimasto disponibile per tale mansione, e
dette inizio ad un maggiore incremento della trasformazione fondiaria
della Azienda con il miglioramento della tenuta Salice in
agro di Foggia di oltre cento ettari trasferendo su di essa dodici
coloni andriesi dotandoli di casette coloniche. Tale opera però fu
nel 1939 malauguratamente troncata dalla “Riforma Agraria” indetta
dall’Opera Nazionale Combattenti che espropriò quasi tutti i
terreni e quelli circostanti. Si salvarono solo dodici ettari già trasformati a vigneto ed oliveto. Fu anche Presidente dell’Associazione degli Agricoltori di Andria e Componente del Consiglio di Amministrazione dell’Ospedale Civile, Ufficiale di Complemento di Cavalleria. Passato così anche egli alla vita professionale è stato tra l’altro Presidente di Collegi Sindacali di importanti Società Industriali della Provincia, Revisore dei Conti di Enti pubblici quali la Camera di Commercio di Bari e il Centro Ricerche Bonomo e per alcuni anni rappresentante della Cariplo per la Puglia per i crediti edilizi. Per oltre quarant’anni fu Presidente del Collegio Sindacale della Banca di Andria, glorioso Istituto cittadino, dove rimase fino al 1980, anno del trasferimento della Sede Sociale a Napoli e della fusione di essa con la Banca di Calabria trasformatasi in Banca Centro Sud. In proposito ha pubblicato un opuscolo di “Memorie”. È Primo Consigliere Onorario dell’Arciconfraternita dell’Addolorata, Priore l’On. Conte Onofrio Spagnoletti Zeuli, e per essa nel 1988, in occasione del centenario del “Cappellone”, partecipò in maniera determinante con Lui all’aggiornamento dello Statuto, ottenendone “l’imprimatur” dal Vescovo di Andria dell’epoca S.E. Mons. Giuseppe Lanave, riformando così quello del 1824 che aveva stilato un suo antenato, Giovanni Jannuzzi, che lo aveva modellato su quello dei Nobili della Chiesa di S. Ferdinando di Napoli. Ha avuto due figli, •STEFANO (1939), Giornalista che sposò Adenzia dei Conti Amari con figlio DANTE (1961), divorziato, con quattro figli Simone, Maddalena, Laura e Sveva e nuovamente sposato con Giovanna Barone da cui la nascita della piccola Claudia; e •FERDINANDO PIO (1943-1999) celibe.
~ Rachele (1911-1999) nubile, viveva nell’antica villa di famiglia “La
Cappella”, dove spesso ospitava i suoi familiari con grande amorevolezza (Ora nella villa di famiglia vive Sebastiano come sopraindicato con la sua famiglia). Nota in paese per la sua disponibilità nelle molteplici manifestazioni civili e religiose alle quali, prodigandosi, si è sempre dedicata, non trascurando la socialità. Famose, sino a qualche tempo
fa, le feste nei giardini della sua villa, alle quali partecipavano invitati
di Andria e dei paesi vicini. È da ricordare la fedele Teresa,
assidua sua antica collaboratrice familiare.* ONOFRIO (Senior) (1871-1933). Celibe v. biografia.* FERDINANDO (1881-1970). Sposato con Ottavia Dragone dei Baroni D’Ameli Melodia di Bitonto, Avvocato, con due figli maschi. ~SEBASTIANO (1908-1984). Celibe (a quasi tutti noto col nome di Bebè). Si interessò sempre di importanti attività commerciali. Perì tragicamente per disgrazia, precipitando con la sua auto in un burrone dalla costiera di Sanremo.~ VINCENZO (1913-1997). Sposò Margherita Rotondo di Bari e ebbe due figli FERDINANDO (1956), divorziato a Rita De Gregorio di Trani con una figlia Maria Grazia e un maschio Vincenzo; e GIUSEPPE (1963) celibe. Egli ha gestito con i figli Agenzie Turistiche nella provincia. Le figlie di Ferdinando ed Ottavia, furono quattro, educate nell’Istituto Santa Dorotea di Napoli; Mariangela sposata all’Ing. Carmelo Sajeva con due figli Giuseppe, Avvocato sposato a Isabella Federici con figlia Mariangela, e Fernando a Giuliana Casaglia con figlia Barbara; Maddalena al cugino Dott. Dante Jannuzzi con due figli; Maria al Comm. Raffaele De Marinis; e Caterina a Giuseppe De Simone con due figli, Ruggero sposato ad Angela Marchio con figli Giuseppe, laureato in Giurisprudenza alla Università Luiss di Roma, e Caterina e Marisa, vedova del dott. Mino Mancini con una figlia Nerina. Il Conte Sebastiano Jannuzzi, senior, ebbe anche due figlie,Anna e Caterina. Quest’ultima andò sposa nel 1900 all’Ing.Eugenio Galli di Napoli, Professore dell’Università di Portici. La
Famiglia Galli era considerata in paese come strettamente legata
alla Famiglia Jannuzzi. In essa vi furono tre figli: Felice, morto a
ventuno anni, laureando in Ingegneria, Adriano che sposò Ninì
Randone, illustre Professore all’Università di Napoli, luminare delle
Scienze delle Costruzioni, noto in tutta Italia, fece costruire la
ferrovia Castellamare-Sorrento. Morì a cinquantaquattro anni e fu
sepolto nel reparto riservato agli Uomini Illustri del Cimitero di
Napoli. L’ultimo Marcello, Dottore Commercialista sposò Anna Di
Marzo ed ebbe una figlia Caterina sposata all’Ambasciatore
Vittorio Farinelli con tre figlie di nome Wulu, Daniela e Chantal.
La madre morì al parto di Marcello nel 1906. Dopo poco il padre
passò a seconde nozze con la cognata Anna la quale allevò i
suoi nipotini che villeggiavano ad Andria insieme ai loro cugini.
Qui sopra il Gruppo di Famiglia del capo di questo Ramo. Il Conte
Sebastiano con la consorte Mariangela dei Conti Spagnoletti-Zeuli ed i figli
“giovani” Giovanni, Onofrio,Anna e Caterina e “bambini” Ferdinando e
Giuseppina.
Palazzo Ducale, in piazza La
Corte, in Andria dove nel 1868 nacque Giovanni primogenito.
Non si può scrivere della Famiglia Jannuzzi
senza che il ricordo
vada all’austera figura di un Sacerdote romagnolo
Don Domenico
Roncasaglia, chiamato nel 1880 dal Conte
Sebastiano, a fare da
Precettore ai suoi figli Giovanni, Onofrio e
Ferdinando, da lui
accompagnati a Napoli sino alla Laurea.
Assolto il suo compito, egli
rimase in casa benvoluto e considerato come
persona di famiglia.
Tutte le mattine celebrava la Santa Messa
nella Cappella del
Palazzo. Avvicinandosi la fine dei suoi
giorni, volle tornare alla sua
Borgo Rivola (Castel Bolognese) ove nel 1933
morì all’età di ottantatreanni.
Qui
effigiato in età matura
.